Cura e manutenzione dei gioielli

Con il passare degli anni, e con l'usura dovuta ad un utilizzo quotidiano, può capitare che i propri gioielli non siano più splendenti come in origine. Capita altresì di trovarli, magari dopo averli riposti da tempo nel cassetto, più scuri ed opachi, o di notare qualche piccolo cambiamento di colore sulla superficie. Anche le gemme belle e lucenti quando appena acquistate possono brillare meno rispetto al momento dell'acquisto. Questi fenomeni del tutto sono normali, ed è facile porvi rimedio per riportare i gioielli alla loro bellezza ed al loro splendore iniziale. Ecco quindi alcuni brevi consigli su come pulire i gioielli autonomamente.

 Come pulire gioielli in oro e argento

I gioielli in oro e argento sono preziosi e delicati, e per mantenerli al meglio è importante pulirli regolarmente. Ecco alcuni consigli pratici:

  • Acqua tiepida
  • Sapone neutro
  • Panno morbido in cotone o microfibra
  • Spazzolino morbido a setole delicate

Oro e argento sono metalli solitamente resistenti e facili da pulire. Se si tratta solo di una patina di sporcizia accumulata nell'utilizzo quotidiano (polvere, smog, creme) è sufficiente:

  1. Lavare con acqua tiepida/calda e sapone neutro.
  2. In caso di incrostazioni molto forti e resistenti, con molta attenzione si può utilizzare il sapone per piatti.
  3. Il gioiello può esser messo a bagno in acqua calda per qualche minuto per sciogliere i residui difficili da raggiungere manualmente, e poi sciacquato sotto l'acqua tiepida. È importante ricordarsi di non scaldare mai l’acqua al di sopra dei 60° (mai bollente insomma) e soprattutto di evitare questa procedura se sono presenti gemme.
  4. Eseguire asciugatura tramite phon (per eliminare anche le gocce più piccole) e un panno di cotone non abrasivo, per non lasciar righe sulla superficie. 

Si raccomanda di evitare di usare detergenti aggressivi, come candeggina o cloro ed evitare elementi abrasivi come il bicarbonato che potrebbero danneggiare i gioielli. Inoltre è necessario strofinare con delicatezza, e mai forza, per evitare di lasciare segni sulla superficie.

Come pulire gioielli con gemme preziose

Le pietre preziose come rubini, zaffiri, topazi e soprattutto smeraldi (questi ultimi sono molto fragili) sono gemme che patiscono notevolmente gli sbalzi termici. Per questo è importante lavare la gioielleria che è dotata di gemme con molta cura ed attenzione. È nuovamente possibile lavarli ad una temperatura di 60° circa (meglio se inferiore) e lasciarli a bagno per qualche minuto. Successivamente però è opportuno risciacquarli ponendo una particolare attenzione alla temperatura dell'acqua: non si devono creare sbalzi termici. Essi infatti potrebbero fratturare o spaccare le gemme. È consigliata un'asciugatura con un morbido panno di cotone. I gioielli con gemme richiedono quindi una cura particolare. Ecco alcuni consigli pratici e materiali necessari:

  • Acqua tiepida
  • Sapone neutro
  • Panno morbido in microfibra
  • Spazzolino morbido a setole delicate
  • Detergente specifico per gioielli con gemme (opzionale)

 Gli step della pulizia:

  1. Prima di iniziare a pulire, è importante controllare le gemme per assicurarsi che siano resistenti all'acqua e ai detergenti. Alcune gemme, come le perle e le opali, sono delicate e non dovrebbero essere immerse in acqua o pulite con detergenti aggressivi. Se non siete sicuri di come pulire una specifica gemma, consultateci per una consulenza o un suggerimento. Verificato il tipo di gemma potrete proseguire.
  2. Immergere il gioiello in acqua tiepida e sapone neutro per alcuni minuti.
  3. Strofinare delicatamente la gemma con un panno morbido in microfibra (prestare attenzione a non strofinare troppo forte, in quanto potrebbe danneggiare la gemma).
  4. Sciacquare il gioiello sotto acqua corrente e asciugarlo con un panno morbido.
  5. Se la gemma è resistente ai detergenti, è possibile utilizzare un detergente per gioielli specifico per gemme preziose seguendo le indicazioni e le istruzioni riportate sulla confezione).

Come pulire gioielli e collane con perle

Al contrario dei metalli e delle gemme che sono materiali inorganici, le perle devono la loro creazione ai molluschi perliferi (volgarmente chiamati ostriche), e sono composte interamente da materiale organico. Pulire le perle è dunque tutta un'altra questione. In primis le perle sono gemme da salvaguardare prima che si danneggino: una volta danneggiate non è possibile ripararle. È buon uso indossarle senza aver appena utilizzato creme o profumi che rovinerebbero la perlagione e non sono da indossare a contatto con altri gioielli che potrebbero rigarle o danneggiarle. Per la loro pulizia è consigliata acqua tiepida e un sapone neutro. L'asciugatura, come sempre, può esser operata con un panno di cotone morbido.

 Prodotti professionali per la pulizia dei gioielli

Quando la sporcizia è sedimentata da tempo e non è rimovibile con facilità è necessario utilizzare prodotti professionali specifici per metalli, per gemme o per perle. Sono liquidi, panni e creme studiati appositamente per la manutenzione dei gioielli. Essi danno risultati davvero formidabili. Se sei interessato all'acquisto di questi prodotti ti preghiamo di contattare il nostro Servizio Clienti ai recapiti che trovi a fondo pagina. Insieme ad un esperto potrai scegliere il prodotto migliore per il tuo gioiello e scegliere le modalità per il pagamento e la spedizione al tuo indirizzo. Tra i prodotti professionali suggeriamo:

  • Panni lucidanti: imbevuti di agenti delicati che rimuovono lo sporco e ravvivano la lucentezza;
  • Liquidi detergenti: da diluire in acqua per immergere i gioielli e pulirli in profondità;
  • Paste abrasive: per rimuovere graffi e ossidazioni più tenaci;
  • Saponi neutri: da utilizzare con acqua tiepida per una pulizia delicata;
  • Spazzolini morbidi: per pulire delicatamente le montature e le zone difficili da raggiungere.

 Lucidatura e pulizia professionale (in gioielleria)

In caso di segni e graffi molto profondi, o sporcizie impossibili da raggiungere con gli strumenti in possesso in casa, è necessario operare sui gioielli in maniera professionale e non casalinga.

I laboratori Cicala sono dotati di tutti i macchinari idonei alla pulizia, alla lucidatura e al restauro dei gioielli.

La “manutenzione ordinaria” non è sufficiente ad eliminare patine scure e le ossidazioni che inevitabilmente si creano col tempo sui metalli preziosi.

Questi difetti sono eliminabili esclusivamente attraverso una serie di passaggi necessari al ripristino dell'estetica del prezioso e devono esser effettuati da un orafo.

Solo in laboratorio sono presenti attrezzature che, attraverso lavaggi ad ultrasuoni, acidi, paste, spazzole lucidanti e bagni galvanici eliminano anche i piccoli segni, i graffi o piccole ammaccature superficiali.

Cause e Rimedi dell'Ossidazione dell'Argento

A chi non è mai capitato di voler indossare la sua collana d’argento preferita ma di averla trovata tutta annerita? Questo fenomeno si chiama ossidazione ed è causato da particolari caratteristiche chimiche dell’argento. 

L’argento è un materiale bellissimo, carico di simboli e significati. Estratto in natura, per essere lavorato e trasformato in bellissimi gioielli deve essere mescolato con altre sostanze. 

Vi siete mai chiesti perché si dice argento sterling 925? Questa dicitura fa riferimento alla composizione chimica dell’argento e significa che l’argento sterling non è puro al cento per cento ma è formato per il 92,5% da argento mentre il 7,5% è composto da altri metalli in lega, specialmente dal rame. 

Ed è proprio quest’ultimo il responsabile dell’ossidazione. Il rame, infatti, quando entra in contatto con l’ossigeno o con altre sostane acide, attiva il processo di ossidazione del metallo. 

CONTATTO CON L’ARIA: UNA DELLE PRINCIPALI CAUSE DELL’OSSIDAZIONE DELL’ARGENTO 

Come abbiamo già detto, una delle cause dell’ossidazione dell’argento è il contatto del rame con l’ossigeno presente nell’aria.

D’altronde, in chimica il nome ossidazione indica una reazione tra un metallo che si combina con l'ossigeno per dare il corrispondente ossido: il metallo subisce una sottrazione di elettroni da parte dell'ossigeno, poiché quest'ultimo è più elettronegativo di qualsiasi metallo. 

Ecco perché se mettiamo un gioiello in argento su un comodino e un altro nel cassetto sarà molto più probabile che quello sul comodino si ossidi molto più velocemente rispetto a quello nel cassetto.

L’OSSIDAZIONE DELL’ARGENTO E’ CAUSATA DAL CONTATTO CON DEGLI ACIDI 

L’ossidazione dell’argento è legata a diversi fattori chimici, primo fra tutti il ph. Infatti, se l’argento entra in contatto con la pelle di una persona con il ph alto (e quindi una sudorazione acida), avrà maggiore possibilità di ossidarsi. 

Le persone con una sudorazione più acida, quindi, in estate dovranno evitare di indossare gioielli in argento in modo da evitarne un’ossidazione precoce. 

COME EVITARE L’OSSIDAZIONE DELL’ARGENTO 

Esistono dei trucchetti per evitare l’ossidazione dell’argento. Tutto parte dalla sua conservazione: è consigliato riporre i propri gioielli in un luogo buio e asciutto, preferibilmente all’interno di una scatola chiusa. 

Per chi vive in case o in località umide, come al mare o vicino ad un corso d’acqua, è consigliabile inserire il proprio gioiello in argento in sacchetti essiccanti. 

Bisognerebbe evitare di far entrare in contatto l’argento e le sostanze acide come i cosmetici e i profumi: è consigliabile togliere i propri gioielli prima di truccarvi o di applicare i prodotti per l’igiene personale per evitarne l’ossidazione. 

Se andate al mare o in piscina, vi consigliamo di togliere i vostri gioielli in quanto l’acqua salata e il cloro potrebbero favorire l’ossidazione dell’argento.


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